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Il villaggio vacanze di Ker Al Lann, situato a Guitté, è un esempio lampante delle sfide incontrate nella riabilitazione di spazi in declino. Due anni dopo l’acquisto da parte di una giovane coppia, Julia e Brian, i progetti ambiziosi di rinascita di questo sito, che domina la Rance, sembrano stagnare. Questo articolo esplora le ragioni di questo blocco, tra difficoltà amministrative e questioni di finanziamento.
La storia di un acquisto pieno di speranza
Quasi due anni fa, Julia e Brian hanno fatto una scelta radicale lasciando una vita confortevole negli Stati Uniti per intraprendere l’avventura della riabilitazione di un villaggio vacanze in stato di abbandono. Con i suoi 22 ettari e le numerose infrastrutture, il sito di Ker Al Lann prometteva opportunità infinite. Tuttavia, la dura realtà della riabilitazione si è rapidamente imposta, frustrando le loro ambizioni iniziali.
I vincoli amministrativi
Uno dei principali ostacoli alla riabilitazione del villaggio vacanze risiede nelle complessità amministrative che un’impresa del genere comporta. Julia ha rapidamente constatato che, essendo l’area classificata come ‘boschiva protetta’, ogni tentativo di ristrutturazione delle strutture esistenti veniva bloccato da regolamenti rigorosi. Per superare questo ostacolo, la coppia ha avviato una procedura per ottenere la declassificazione dell’area, un processo che ha richiesto un intero anno.
I rallentamenti amministrativi
Nonostante gli sforzi di Julia e Brian, i rallentamenti amministrativi hanno notevolmente ritardato il processo. Soggetta a studi di impatto e a regolamenti ambientali, la riabilitazione di Ker Al Lann si scontra con tempi lunghi e incerti. Una situazione che suscita frustrazioni e preoccupazioni, sia per i nuovi proprietari che per la comunità locale, che sperava in un rinnovamento rapido del sito.
Le sfide del finanziamento
In parallelo, il finanziamento del progetto si è rivelato un’altra sfida di rilievo. La riabilitazione del villaggio vacanze richiede un budget colossale di circa 6 milioni di euro. Sebbene la Banca dei Territori si offra di coprire il 75% di questa somma, impone condizioni esigenti. La necessità di reclutare un investitore esperto nel settore immobiliare e di trovare un promotore per portare avanti il progetto complica ulteriormente la situazione.
Ricerca di nuovi partner
Di fronte a queste esigenze, Julia e Brian si trovano in una posizione delicata. Non solo devono ripartire con il lavoro di progettazione con il loro architetto, ma devono anche identificare partner finanziari adeguati in grado di rispondere alle condizioni della Banca dei Territori. Questo aspetto cruciale del progetto rimane ancora poco chiaro, poiché la ricerca di questi nuovi investitori richiede tempo e va di pari passo con l’incertezza delle pratiche amministrative.
Le speranze di un futuro migliore
Nonostante questi ostacoli, Julia rimane determinata e continua a nutrire la speranza di un futuro migliore per il villaggio vacanze. La presenza della loro piccola famiglia sul posto, che vive nella casa di gestione completamente ristrutturata, sembra infondere una dinamica di rinnovamento. Tuttavia, l’assenza di lavori e di progressi tangibili sul campo lascia presagire dubbi sulla realizzazione dei progetti iniziali.
Una comunità in attesa
La comunità locale osserva con impazienza l’evoluzione della situazione. Gli abitanti sono consapevoli dell’importanza di questo villaggio vacanze per l’economia e l’attrattività della regione. Le promesse di riabilitazione, sebbene ottimistiche, non hanno ancora trovato la loro concretizzazione. L’assenza di visibilità riguardo a una data di apertura fa pesare un’ombra sulle speranze di rivitalizzazione.
In sintesi, i due anni trascorsi dall’acquisto di Ker Al Lann illustrano bene le sfide in gioco nella rinascita di spazi in declino. Tra pesantezze amministrative e complessità finanziarie, il percorso verso la riabilitazione di un villaggio vacanze come questo sembra disseminato di ostacoli.