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La mattina del 16 novembre 2024, un aereo della compagnia Ryanair, con a bordo 130 passeggeri, è stato costretto a dirottare a causa di una visibilità ridotta, causata da una fitta nebbia, in avvicinamento all’aeroporto di Tours. Questo nuovo incidente, che segna la terza occorrenza simile dall’inizio dell’autunno, ha catapultato i viaggiatori in un’avventura fatta di attesa e disagio, dove l’esperienza del pilota è stata messa alla prova.
Una partenza anticipata e un arrivo incerto #
È con l’entusiasmo di un viaggio in programma che i passeggeri si sono alzati presto, alle 3 del mattino, a Marrakech. Il programma prevedeva un decollo alle 6:30, seguito da un arrivo a Tours intorno alle 9. Tra di loro, Kambiz, residente a Chanceaux-sur-Choisille, che prendeva questo volo per la prima volta, ricorda il momento in cui il pilota ha, con tutta onestà, annunciato di non riuscire a trovare la pista. Dopo due tentativi di atterraggio andati a vuoto, il pilota ha commentato con calma le procedure mentre manteneva alto il morale dei passeggeri in attesa di un miglioramento delle condizioni meteorologiche.
La realtà del dirottamento #
Di fronte a un cielo coperto che non prometteva alcun chiarimento, e con una riserva di carburante limitata, il pilota non ha avuto altra scelta se non dirigersi verso Rennes, dove l’atterraggio è avvenuto intorno alle 11. Tuttavia, questa nuova destinazione ha portato con sé il proprio carico di complicazioni. I passeggeri, impazienti di scendere, sono stati informati dell’impossibilità di lasciare l’aeromobile a causa dell’assenza di servizio di dogana. Questa situazione ha provocato un’attesa di oltre due ore, senza provviste sufficienti per placare la fame di un volo già di per sé disturbato.
Condizioni scomode per i viaggiatori #
In questo contesto di attesa e di malcontento palpabile, Kambiz condivide il suo sentimento di delusione: « Siamo rimasti a bordo trenta minuti prima di essere scortati in una zona dell’aeroporto dove non potevamo muoverci liberamente. Ci è stata fornita solo una bottiglia d’acqua. È stata una situazione complicata per tutti, in particolare per le famiglie con bambini piccoli. Ho viaggiato spesso, ma non ho mai visto un tale disprezzo nei confronti dei passeggeri. » Le circostanze hanno amplificato il disagio, soprattutto per coloro che dovevano prendere delle corse di coincidenza.
Un ritorno a Tours, ma non senza ulteriori difficoltà #
Dopo un momento di incertezza, i passeggeri sono stati in grado di risalire a bordo dopo molto tempo di inattività. Il pilota ha formulato un piano di emergenza, contemplando l’opzione di un atterraggio a Parigi-Beauvais invece di Tours se le condizioni di sicurezza non miglioravano. Fortunatamente, contro ogni aspettativa, l’atterraggio a Tours è stato infine effettuato con successo, ma molto più tardi del previsto, alle 13:40.
L’attrezzatura dell’aeroporto di Tours al centro delle discussioni #
Questo nuovo incidente di dirottamento ricorda altri eventi simili accaduti di recente. Secondo Mickaël Toma, direttore dell’aeroporto di Tours, « Ci sono stati tre casi dall’inizio dell’autunno. È il risultato delle variabilità stagionali, specialmente con la visibilità ridotta. Le altitudini delle nebbie sono una costante problematica per gli arrivi mattutini. » Sebbene abbia sottolineato che le strutture dell’aeroporto sono di prim’ordine e ben attrezzate, la frequenza di questi incidenti solleva interrogativi sulla gestione delle variabilità meteorologiche e dell’organizzazione dei servizi doganali.
Un’esperienza che rimarrà per sempre impressa nella memoria #
Il racconto tumultuoso di questo volo illustra quanto la realtà di viaggiare possa essere messa alla prova da condizioni impreviste. I passeggeri di Ryanair, sebbene affrontanti un percorso disseminato di ostacoli, hanno mostrato resilienza di fronte agli imprevisti della vita aerea, segnando così una nuova avventura nel libro delle variabilità del trasporto aereo.