Risultati salienti |
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Davos è una delle aree sciistiche più estese delle Alpi svizzere. |
La sua storia è iniziata nel 1865 con un sanatorio per malati polmonari. |
Il Dr. Alexander Spengler ha avviato l’uso dello sci per il benessere dei pazienti. |
Davos ha visto l’arrivo di Sir Arthur Conan Doyle, che ha reso popolare lo sci nella sua famosa rivista. |
Nel 1934, Davos ha installato il primo tapis roulant, rivoluzionando lo sci alpino. |
La località è rinomata per la sua Coppa Spengler e le sue competizioni di sci. |
Davos offre un area sciistica variegata con oltre 300 km di piste. |
La stazione combina tradizione e innovazione in un ambiente incantevole. |
Davos, situato nel cuore delle Alpi svizzere, si distingue per la sua spettacolare area sciistica. L’ascesa di questo luogo emblematico inizia nel 1865, quando un medico tedesco, il Dr. Alexander Spengler, converte il villaggio in sanatorio. Guarisce così i malati di tubercolosi esponendoli all’aria pura e ai benefici dell’altitudine. Questa iniziativa inaspettata avvia l’emergere dello sci alpino, ponendo la stazione sulla mappa delle rinomate destinazioni invernali.
Gli inizi terapeutici #
La alta quota, a 1.560 metri, con un’aria particolarmente secca, attrae numerosi malati. All’inizio, le cure si basano sulle uscite all’esterno. I pazienti, spesso gravemente malati, beneficiano di questo trattamento prima dello sviluppo di attività ludiche. Nel 1883, l’arrivo dei primi sci norvegesi stimola l’interesse per la discesa, trasformando il sanatorio in una vera e propria stazione sciistica.
La crescita sportiva #
Nel 1894, Davos diventa il palcoscenico di un momento emblematico con la visita di Sir Arthur Conan Doyle. L’autore, affascinato dai paesaggi e dallo spirito d’avventura, appare indossando sci norvegesi. I suoi racconti di esplorazione nel Strand Magazine non passano inosservati, incoraggiando altri avventurieri a visitare questa destinazione montana. Da quel momento, Davos attira aristocratici avventurosi, plasmando la sua immagine di stazione ambita.
L’innovazione tecnica #
Nel 1934, Davos apre un capitolo di innovazione con l’installazione del primo tapis roulant a seggiolini. Lungo 270 metri, questo impianto rivoluziona l’accesso alle vette. In un anno, 70.000 passeggeri beneficiano della sua rapida ascesa. L’invenzione del tapis roulant a T l’anno successivo raddoppia la capacità, rendendo i piaceri della discesa più accessibili. Questo progresso tecnico proietta Davos sul palcoscenico alpino.
Una tradizione di competizioni #
L’ADN di Davos rimane profondamente radicato nello sport. L’HC Davos perpetua la Coppa Spengler, il torneo di hockey su ghiaccio più antico, iniziato nel 1923. Parallelamente, il Parsenn Derby, fondato nel 1924, attraversa le montagne, soddisfacendo gli amanti delle emozioni forti con le sue discese vertiginose. Le competizioni attirano ogni anno un pubblico numeroso, rafforzando la notorietà di Davos.
Un’area sciistica versatile #
L’area sciistica di Davos offre una diversità di attività a tutti i livelli. Tra 1.124 e 2.844 metri, cinque settori offrono esperienze variegate per famiglie e appassionati. Il Superpipe del Jakobshorn delizia i snowboarder, mentre i freerider si lanciano alla conquista delle pendici innevate di Pischa. La mitica discesa del Weissfluhjoch, un lungo nastro di neve, attrae gli amanti delle nuove emozioni.
L’eredità contemporanea #
Il sanatorio Schatzalp, risalente all’epoca dell’Art Nouveau, si erge ancora maestosamente. Estate e inverno, questo edificio diventato Berghotel Schatzalp nel 1954 attira visitatori da ogni dove. Accessibile tramite la sua funicolare centenaria, testimonia l’eccezionale trasformazione della stazione nel corso dei secoli. Questo monumento celebre, immortalato nell’opera di Thomas Mann, incarna l’anima di Davos.