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Attenzione viaggiatori, se state pensando di attraversare il mare per raggiungere l’isola di Mauritius, preparatevi a un nuovo requisito! A partire dal 9 aprile 2025, un test PCR per il chikungunya sarà ora indispensabile per tutti coloro che provengono da La Réunion. Questa misura è una risposta a un’epidemia allarmante che colpisce l’isola vicina, rendendo la situazione preoccupante sia per le autorità che per i viaggiatori. Vediamo insieme cosa comporta e come potrebbe cambiare la vostra prossima avventura sull’isola!
Dall’inizio del 2025, l’isola della Réunion sta affrontando un *epicentro di chikungunya*. Mentre i casi aumentano, l’isola Mauritius, vicina, ha deciso di adottare misure preventive. A partire dal 9 aprile 2025, ogni viaggiatore proveniente da La Réunion dovrà ora presentare un certificato di test RT-PCR effettuato 48 ore prima del viaggio. Un passo necessario per garantire la sicurezza di tutti, ma che suscita anche preoccupazioni.
Misure severe per i viaggiatori #
Le autorità mauriziane non hanno fatto sconti. La presentazione di un certificato di test diventa obbligatoria per tutti i passeggeri in arrivo da La Réunion. Questo controllo sarà applicato sia presso l’aeroporto di partenza che all’arrivo all’aeroporto Seewoosagur Ramgoolam di Mauritius. I trasgressori, coloro che non presenteranno questo prezioso documento, saranno rispediti indietro senza pietà. Queste misure mirano a prevenire l’importazione del virus nell’isola e a proteggere la popolazione locale.
Casi di eccezione
Si noti che alcune categorie di viaggiatori saranno esentati da questo obbligo di test. I cittadini mauriziani, i residenti stranieri a Mauritius, così come il personale di bordo delle compagnie aeree non dovranno sottoporsi a questo test. Tuttavia, i viaggiatori in transito, a condizione di rimanere nell’aeroporto e di non avere come destinazione Rodrigues, possono anche continuare le loro attività senza preoccupazioni, finché non superano il controllo di sicurezza.
Cos’è il chikungunya? #
Il chikungunya è una malattia tropicale che può rivelarsi particolarmente grave, in particolare per le persone vulnerabili. Trasmesse dalla puntura di zanzare infette, in particolare dalle zanzare tigre che infestano La Réunion, questa malattia provoca sintomi di un’intensità allarmante. I primi segni si manifestano generalmente tra 2 e 7 giorni dopo l’infezione, portando a una forte febbre, una stanchezza estrema e dolori articolari che fanno vivere ai malati un vero calvario.
Prevenire la diffusione del virus #
La prevenzione è fondamentale in questa lotta contro il chikungunya. I consigli per proteggersi sono vari e accessibili. L’utilizzo di repellenti, una zanzariera per dormire e il portare abbigliamento lungo e chiaro sono tutte misure da adottare. Inoltre, è fondamentale eliminare le acque stagnanti intorno alle abitazioni, poiché costituiscono luoghi di riproduzione ideali per le zanzare.
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Il vaccino contro il chikungunya
Una luce di speranza in questa lotta: dal 2024 è disponibile un vaccino contro il chikungunya, chiamato IXCHIQ, destinato alle persone di età superiore ai 18 anni. Promuovere questo vaccino potrebbe rivelarsi una strategia efficace per combattere questa malattia, in aggiunta ad altre misure preventive.
Per coloro che desiderano saperne di più sui sintomi e sui test PCR da fornire, è disponibile una miriade di informazioni online. Ad esempio, è possibile consultare risorse utili qui: spagnolo, olandese, portoghese, tedesco, e turco.