Venezia, la Serenissima, fa sognare con i suoi canali misteriosi, i suoi palazzi sontuosi e le sue passeggiate in gondola. Ma dietro questa cartolina idilliaca si nascondono anche alcune insidie in grado di trasformare il vostro soggiorno in una serie di disavventure inaspettate. Per gustare la vera magia veneziana senza cadere nelle trappole classiche, è meglio partire preparati… e con un tocco di malizia, naturalmente!
Venezia ispira sognatori, innamorati, artisti e fotografi di tutto il mondo. Tuttavia, sotto le sue apparenze da cartolina, la Serenissima è piena di trappole astute pronte ad acciuffare il viaggiatore distratto. Tra gondole in stile Disneyland, pizze surgelate a prezzi esorbitanti e maree improvvise sotto i piedi, è meglio avere alcuni trucchi nella manica per gustare il meglio e evitare il peggio. Ecco la guida definitiva dei dieci passi falsi da non commettere durante un soggiorno a Venezia, per una fuga tanto magica quanto autentica!
Non cedere alla gondola turistica classica
L’immagine da cartolina? Passeggiare in gondola sui canali di Venezia, cullati dalla serenata… Peccato che nella realtà i circuiti turistici somigliano spesso a un ingorgo fluviale, con file di gondole, pali di turisti e tariffe degne di un primo volo spaziale. Piuttosto che scattare la stessa foto di tutti a spese elevate, la sfilata locale si chiama traghetto: una gondola collettiva, usata dai veneziani per attraversare il Canal Grande in un attimo, molto più accessibile e autentica!
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Evita i ristoranti vicino a piazza San Marco
La tentazione è grande di sedersi a cena proprio di fronte alla sublime basilica, ma attenzione al menu del giorno: prezzi surreali, servizio indifferente e piatti senza anima sono spesso all’ordine del giorno. Niente di meglio di una pizza surgelata a venti euro per deludere la vostra romantica esperienza italiana! Esplora le viuzze verso Cannaregio o Dorsoduro per scoprire le osterie familiari, dove la cucina veneziana svela davvero i suoi sapori, senza sovraccarico turistico.
Ignorare l’Acqua Alta, l’alta marea di Venezia
Punto meteo imprescindibile: l’Acqua Alta arriva senza preavviso, soprattutto da novembre a febbraio. Dimentica le scarpe lucide, e prevedi piuttosto stivali impermeabili per evitare di trasformare il tuo soggiorno in un percorso bagnato. I ponti temporanei permettono di mantenere i piedi asciutti e il buon umore! Un consiglio: controlla gli allerta e anticipa – le tue caviglie ti ringrazieranno.
Evita i souvenir del Ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto è il nascondiglio ideale per cianfrusaglie kitsch: maschere made in China, magneti fluorescenti e articoli in vetro a tre volte il prezzo normale. Una vera trappola per il portafoglio e per l’arredamento! Per un souvenir autentico, prenditi il tempo di percorrere le viuzze di Castello o San Polo, dove l’artigianato veneziano si esprime in creazioni uniche, fatte a mano e cariche di tradizione.
Perdere tempo in fila al Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale è mozzafiato, ma aspettare due ore sotto il sole (o la pioggia) per entrarci ti rovinerà la giornata. Inserisci il trucco nei tuoi bagagli: biglietto salta-fila da acquistare online, o visita molto presto, o addirittura tardi, per goderti il palazzo al tuo ritmo. E se ti piace l’insolito, lasciati sorprendere da palazzi meno noti come il Contarini del Bovolo, pieno di mistero e senza la folla!
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Saltare la visita rapida di un giorno
Niente Venezia di corsa! I tour “flash” lasciano a malapena il tempo di respirare, e l’anima della città sfugge loro tra le dita. Regalati almeno due notti in loco, lascia che i turisti se ne vadano, e parti alla scoperta della vera Venezia al crepuscolo, lontano dalle folle. Osate perdervi, vedrete: a Venezia, è il modo migliore per ritrovarsi.
Pagare un caffè a prezzo d’oro in piazza San Marco
Desideri una pausa caffè al mitico Caffè Florian? Allora preparati anche a una pausa per il tuo portafoglio: un espresso a dieci euro, non è solo possibile, è la norma sulla celebre piazza! Fortunatamente, i veri buoni affari si trovano nei caffè del quartiere Cannaregio o del Campo Santa Margherita, pieni di fascino e molto più ragionevoli.
Nutri i piccioni in piazza San Marco
La foto che fa ridere gli amici è un piccione in testa a Venezia… Ma attenzione: nutrire gli uccelli è severamente vietato, pena una multa salata e vicini di piume molto sgradevoli. Osserva la fauna locale da lontano, o adotta una terrazza tranquilla in altre piazze, come l’atmosferico Campo Santo Stefano.
Viaggiare in alta stagione turistica
Venezia a luglio e agosto, o durante il carnevale, è come cercare di nuotare controcorrente: la folla è ovunque, la magia un po’ meno. Per gustare la città dei Dogi senza affollamenti, privilegia la primavera o l’autunno. Atmosfera, luce e serenità – la vera dolce vita, finalmente!
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Ignorare le isole della laguna
Molti si spostano da monumento a monumento… e mancano l’anima vera della laguna. Prendi il largo verso Murano (per il vetro e i suoi laboratori), Burano (per i merletti e le case colorate), o Torcello (per la storia e la tranquillità). Tornerai con molto più di una scheda di memoria piena: un vero souvenir di una Venezia a parte, pacifica e sorprendente.
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