IN BREVE
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Incorniciato a sole tre ore di auto da Nizza, Longiarù nelle Dolomiti italiane si afferma come uno dei rari villaggi montani che sono riusciti a resistere all’espansione del turismo di massa. Questo villaggio, autentico e preservato, offre un’esperienza unica per i viaggiatori in cerca di tranquillità, paesaggi splendidi e tradizioni viventi. In un’atmosfera serena, Longiarù invita a un’immersione nella natura e nella cultura locale, lontano dalla frenesia e dalle infrastrutture delle grandi stazioni. La sua politica di sviluppo, incentrata sul rispetto dell’ambiente e sulla preservazione dello stile di vita rurale, conferisce a questo luogo un carattere raro che scoprano coloro che desiderano riconnettersi con l’autenticità.
A un’altitudine di 1.400 metri, Longiarù svetta nel Val Badia, nel cuore del parco naturale di Puez Odle. Nonostante la sua vicinanza a Nizza e a rinomate stazioni come Cortina d’Ampezzo, Longiarù rimane al di fuori del flusso turistico classico, avendo scelto, diversi decenni fa, una via decisamente differente. Qui non ci sono hotel giganteschi e impianti di risalita che sconvolgono il paesaggio. Solo 240 letti per 600 abitanti, una scelta deliberata che ha impedito al villaggio di essere travolto dall’industrializzazione turistica.
La comunità locale rifiuta lo sviluppo incontrollato e preserva le attività tradizionali che strutturano ancora oggi l’economia del villaggio: agricoltura, falegnameria, apicoltura. Questo approccio ponderato ha permesso a Longiarù di ottenere etichette che evidenziano una gestione ecologica e la valorizzazione della cultura locale, come l’appartenenza dal 2020 alla rete dei “Villaggi di Alpinisti”. Il villaggio preferisce così ospitare visitatori sensibili alla natura e all’autenticità piuttosto che rispondere solo alla logica della redditività, come accade in alcuni altri villaggi preservati in Europa (esempio nella Valle della Loira, o ancora in Bretagna).
Attività in armonia con la natura
Longiarù affascina per la varietà di attività proposte in armonia con il suo ambiente unico. Gli appassionati di escursionismo trovano la loro gioia, godendo di un accesso diretto ai sentieri del parco naturale di Puez Odle. I panorami sulle famose formazioni rocciose dichiarate Patrimonio Mondiale dell’UNESCO incantano gli amanti della montagna. In inverno, la pratica dello sci alpinismo e delle racchette da neve permette di esplorare la regione in un’atmosfera serena, lontano dall’effervescenza delle stazioni sovraffollate.
In tutte le stagioni, il villaggio propone anche scoperte culturali: laboratori di falegnameria, apicoltori locali, fattorie tradizionali, partecipazione alla cultura ladina – una lingua rara ancora vivace. La gastronomia locale, con i suoi formaggi a latte crudo e le sue infusioni di erbe selvatiche, si sperimenta in un’atmosfera calda e conviviale.
Incontri e ospitalità, al centro della vita locale
La filosofia di Longiarù pone il contatto umano al centro dell’esperienza. I visitatori sono invitati a scambiare chiacchiere con gli abitanti e a immergersi nel loro stile di vita scandito dalle stagioni e dalla montagna. L’accompagnamento da parte di guide locali, esperti del territorio, arricchisce la scoperta. Christoph Alfreider, accompagnatore di montagna, condivide con passione i segreti dei paesaggi, i percorsi poco frequentati e le storie degli anziani.
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Il villaggio si anima anche regolarmente durante feste tradizionali, invitando a condividere musica, danza e gastronomia tipica delle Dolomiti in un’atmosfera familiare. Questo spirito di vicini solidali e accoglienti risuona con altri villaggi d’Europa dove la vita locale rimane autentica (come Andretta, villaggio artistico o quelli attorno a Sarlat nel Périgord da scoprire qui).
Un equilibrio unico tra tradizioni e futuro sostenibile #
Il successo di Longiarù sta nella sua capacità di coniugare tradizione e modernità responsabile. Gli abitanti hanno rifiutato l’urbanizzazione che ha snaturato altre valli alpine, preferendo un modello di turismo lento, verde e fedele ai propri valori. Questa strategia garantisce la preservazione della biodiversità eccezionale, del patrimonio costruito e di un tessuto sociale vivo attorno alle professioni dell’artigianato e della terra.
Il villaggio incarna così un nuovo modo di viaggiare, dove si privilegiano i legami umani, l’attenzione all’ambiente e la scoperta lenta. I visitatori si sentono privilegiati, lontano dalle folle, e partono spesso affascinati dall’armonia tra i paesaggi, la cultura e l’ospitalità. Dopo una fuga a Longiarù, la vista sulla montagna e sul turismo emerge cambiata, ispirando forse il desiderio di scoprire altri villaggi tranquilli e autentici come quelli che si incrociano a Greenwich Village per un’esperienza gastronomica (scopri di più).