Afflusso massiccio di 10.000 TikToker: la stazione sciistica italiana confrontata con la sovrappopolazione e i rifiuti

Immagina una stazione sciistica pittoresca, apprezzata per i suoi paesaggi incantevoli e le sue piste immacolate, divenuta l’epicentro di un afflusso inaspettato. Recentemente, questa realtà ha colpito una stazione sciistica italiana quando circa 10.000 TikToker hanno fatto irruzione, attratti dai consigli di un’influencer famosa. Questo fenomeno ha rapidamente trasformato il luogo in un vero e proprio caos, con soverpopolazione, traffico e un vero festival di rifiuti, mettendo in discussione la gestione dei flussi turistici nell’era dei social media. Cosa succede quando il bisogno di una fuga invernale si scontra con vincoli ambientali e sociali?

La stazione sciistica di Roccaraso, negli Abruzzi, è stata recentemente teatro di una situazione caotica a causa dell’arrivo improvviso di 10.000 TikToker. Attratti dai video promozionali di un’influencer napoletana, questi visitatori hanno sommerso una piccola comunità di 1.500 abitanti, causando così traffico, rifiuti e tensioni con i locali. Oltre all’entusiasmo per la neve, questo afflusso solleva domande sui problemi di soverpopolazione e sulla gestione dei rifiuti turistici.

L’impatto dei social media sul turismo #

La popolarità dei social media ha rivoluzionato il turismo, trasformando destinazioni un tempo tranquille in luoghi ambiti. La stazione sciistica di Roccaraso, con i suoi paesaggi incantevoli, è stata messa in luce dall’influencer Rita De Crescenzo. I suoi affascinanti video diffusi su TikTok hanno creato un effetto a catena, spingendo migliaia di persone a visitare questo angolo isolato degli Abruzzi. Le agenzie di viaggio, fiutando un’opportunità d’oro, hanno anche proposto offerte irresistibili, attirando interi gruppi, soprattutto provenienti da Napoli.

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Le conseguenze della sovrappopolazione #

Nel fine settimana del 26 gennaio, le strade che portano a Roccaraso sono state saturate: 220 autobus e un incessante flusso di automobili hanno dovuto lottare per accedere alla stazione. Le conseguenze sono state immediate. Gli impianti di risalita erano affollati, si sono formate lunghe code davanti ai ristoranti e ai servizi igienici e la stazione, di solito tranquilla, si è trasformata in un vero circo. Gli abitanti, sopraffatti, hanno dovuto affrontare situazioni senza precedenti.

Un ambiente in pericolo #

Oltre ai disagi pratici, l’ecologia della regione ha anche sofferto. Le foto e i video circolanti sui social media testimoniavano di un paesaggio trasformato in un enorme terreno da picnic. I rifiuti erano sparsi ovunque, barbecue improvvisati disturbavano la tranquillità del luogo e incendi illegali imperversavano sulle piste. Questo spettacolo desolante illustra gli effetti nefasti che può generare un sovraffollamento mal gestito.

Le risposte degli amministratori locali #

Nonostante l’afflusso massiccio di visitatori, l’influencer De Crescenzo ha presto preso le distanze, affermando di non poter essere ritenuta responsabile delle azioni dei visitatori. Tuttavia, il sindaco del comune, Francesco Di Donato, ha espresso apertamente la sua frustrazione su CNN. Ha sottolineato che la stazione era aperta a tutti, ma che il rispetto dell’ambiente e delle infrastrutture era fondamentale, superando così il proprio piacere di scivolare sulle piste.

Verso una regolamentazione del turismo #

Con previsioni di afflusso sempre elevate per i prossimi fine settimana, le autorità locali si sono risolte a mettere in atto un sistema di regolamentazione. Solo i 100 primi autobus registrati saranno ora autorizzati a entrare nella stazione, limitando così l’accesso a circa 5000 persone al giorno. Un tentativo di tornare a un equilibrio dove i piaceri della montagna possano coniugarsi con il rispetto dei luoghi.

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